mercoledì 24 ottobre 2012


21 OTTOBRE 2012

Il cielo si apre: un canale di luce scende, bianco e forte, impenetrabile. Ai lati di esso scendono angeli, a fare da corridoio alla discesa di Maria santissima, che non tarda a scendere. Eccola! Bella come sempre, scende tra noi. Si ferma dalla croce; il solito saluto, poi viene in mezzo a noi. Ecco il suo messaggio:

Benvenuti, cari figli. Vedo con piacere che siete in discreto numero, quest’oggi. La cosa mi riempie di gioia, come riempie di gioia il Regno tutto.
Oggi voglio parlarvi, cari figli, dei giovani. La maggior parte di voi, infatti, è genitore; e tutti quanti voi, siete stati figli. I giovani di oggi sono seriamente in pericolo: la società che li circonda li sta trasportando verso il male, verso la perdizione: attraverso droghe, alcool, e attraverso una vita condotta nel peggiore dei modi.
E sapete di chi è, purtroppo, la maggior parte della responsabilità di tutto ciò? La responsabilità è, molto spesso, dei genitori. Sì, cari uomini e donne: il progresso, la vostra vita, fondata ormai solo ed esclusivamente sul denaro e sull’apparire, non vi permette più di avere quei sani principi morali che aiutano l’uomo a vivere nel modo giusto; a vivere secondo le leggi di Dio. E così, private anche i vostri figli di questa grazia.
Guardatevi intorno: molti genitori, troppo impegnati nel lavoro, lasciano i figli da soli; li riempiono di ogni cosa materiale, per compensare l’affetto che non riescono a dargli. In famiglia non si prega quasi più, e non viene più nominato il nome di Dio; e questi ragazzi, questi adolescenti, si trovano presto a dover combattere contro un mondo che è tutt’altro che facile; a dover affrontare le difficoltà della vita, senza sapere dove o cosa fare. Ma quello che è peggio, senza poter chiedere aiuto a coloro che li hanno procreati, perché li sentono lontani. E anche quando ci provano, spesso, alle loro domande non viene data risposta: perché voi, cari genitori, non riuscite nemmeno più a capire ciò che i vostri figli vogliono dirvi; e ciò di cui i vostri figli hanno bisogno. Siete sordi e ciechi, di fronte ai bisogni reali dei vostri figli. E sto parlando del bisogno di parlare, del bisogno di condividere ciò che questi ragazzi vedono nel mondo: che spesso non è certamente quello che si aspetterebbero. Così li lasciate in balia del nulla; con tante domande, che non riescono, alle quali non riescono a darsi risposta.
Li ricoprite di cose futili e materiali, li ricoprite di denaro, perché pensate che solo attraverso il denaro e il benessere tutto si possa aggiustare. Ma non è così; e se leggete in fondo al vostro cuore, cari genitori, lo sapete. Così non può andare: i vostri figli, i giovani, sono il vostro futuro. E se continuate ad educarli - anzi, scusate, a diseducarli - in questo malsano modo, non so quanto rimarrà di questo futuro.
Coraggio, figli miei, coraggio genitori! Riacquistate il dialogo, e la fiducia nei vostri figli e nei giovani; riavvicinatevi a loro, e date loro una mano a riavvicinarsi a Dio.

Terminato il messaggio, con la sua mano benedice tutti noi, facendo su noi tutti il segno della croce. E risale in cielo, scomparendo.

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