martedì 9 ottobre 2012


07 OTTOBRE 2012

Maria santissima scende tra di noi, nel solito posto. Preceduta da angeli della milizia di Michele, scende dal cielo e appare. Non è causale la presenza degli angeli di Michele, perché il posto è molto disturbato. Viene avanti, dopo avere salutato la croce con una preghiera, e si porta in mezzo a noi come è suo solito fare. E incomincia il suo messaggio:

Cari figli, eccomi a voi, come di consueto. Io, Maria santissima, vi ringrazio; e vi benedico per avere accolto, anche oggi, la mia chiamata.
Figli miei, sono qui ancora una volta a chiedere il vostro aiuto, le vostre preghiere. Abbiamo bisogno di voi, delle vostre preghiere e del vostro vivere da cristiani, per tentare di salvare questo mondo che, lentamente ma inesorabilmente, si sta avviando sempre più in fretta tra le mani di satana.
Io, Maria, vostra madre celeste chiedo a voi: pregate, pregate, per tutti coloro che non conoscono la luce di Dio; pregate per tutti i coloro che da Dio si sono allontanati; pregate e convertite, con le vostre parole e con l’esempio della vostra vita, quanti più fratelli potete. Aiutatemi, e aiutate tutti noi del regno di Dio, a salvare questo mondo: così devastato da troppo odio, da troppa violenza e da troppa mancanza di fede.
Non è troppo tardi, cari figli; non è troppo tardi per convertirsi e ritornare al Padre che, come buon genitore, attende che il figliol prodigo ritorni sui suoi passi, per poterlo abbracciare e per poterlo accogliere alla luce del suo regno.
Vi ricordo di pregare per la Chiesa, per i vostri sacerdoti: che sono e devono essere i vostri pastori, la vostra luce nelle tenebre, che il male cerca di gettare sul mondo intero.
Pregate, partecipate alla messa domenicale, confessatevi e fate la comunione; cercate di essere dei veri cristiani, cristiani cattolici.
Vi benedico, figli miei. E che sia fatta sempre, su di voi e su tutti, la volontà di Dio, Padre onnipotente.

Terminato il suo messaggio, seguita dagli angeli che gli formano una specie di corridoio, tra la terra e il cielo, risale in alto scomparendo.

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