domenica 29 luglio 2012



28 LUGLIO 2012
Maria appare nel solito punto: dove è apparsa anni fa, e dove è stato messo un pilastrino in memoria della sua apparizione. Appare, scendendo dal cielo, lentamente e dolcemente: tanto che è un piacere vederla scendere, già questo dona pace e tranquillità. Arrivata al suolo, si avvicina a noi: fermandosi un attimo davanti alla croce, e inginocchiandosi. Poi si rialza. E come una madre, con i figli attorno a sé, viene in mezzo a noi:
Salve, figli miei. Sono compiaciuta nel vedere che, nonostante le vostre difficoltà personali - di vita, di spirito, di malattia - siete qui, in mia presenza. E io per questo vi benedico, figli miei, e vi ringrazio.
  Voglio che in questo posto - come in ogni altro luogo di preghiera, ove il popolo di Dio si raduna a pregare - voi impariate che, per essere degni figli di Dio e figli miei, bisogna imparare due parole, che sono fondamentali: umiltà e perdono. Senza umiltà non si accetta il volere di Dio, che è sempre sconosciuto all’uomo, anche al più saggio: nessun uomo può dire che conosce il volere di Dio. E il perdono: perché senza perdono si vive male. Con il rancore nel cuore, invece della pace, si vive male. E io, Maria, voglio che tutti voi, miei figli, siate puliti e limpidi: tanto da potere ricevere lo Spirito di Dio.
 Ricordate: umiltà, per ascoltare Dio e accettare ciò che vuole - che è sempre per il vostro meglio. Anche quando il Male vi toglie la vita e la forza di lottare, accettate con umiltà. Perché Dio vi ricompenserà di gioia, mille volte tanto la vostra sofferenza. Perdono, per non odiare nessuno dei vostri fratelli. E vivere in pace, e in armonia con il volere di Dio e le sue leggi.
Vi saluto e vi benedico, figli miei. E sempre sia fatta la volontà di Dio.
Terminato il suo discorso, si è elevata sopra di noi. E sopra di noi, ha fatto il segno della croce, toccando sulla testa, con la sua mano destra, le due persone che più ne avevano bisogno. Poi è risalita in cielo. 

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