Gruppo di amici della Terra Santa di Scascoli, in Bologna, dove dal 1934 al 1941 si sono annunciate apparizioni della Madonna, che a distanza di settant'anni - secondo la testimonianza di alcuni anziani devoti - dovranno di nuovo manifestarsi ...
martedì 24 dicembre 2019
Maria Santissima e Gabriele Arcangelo 22/12/2019
Ciò che vado a scrivere, si è svolto ieri - sabato 21 Dicembre - nella terra di Scascoli. Ma per me, che scrivo, viene reso noto solo oggi, domenica. Davanti a me, sono presenti Maria santissima e Gabriele arcangelo, messaggero di Dio. La milizia di Michele arcangelo, scende sulla terra di Scascoli, con Michele a capo. Formano un cerchio, che prende tutta la zona della chiesina e il prato davanti a lei, fino alla croce giù in fondo, che ne delimita la zona. Michele si mette in mezzo a questo cerchio: in piedi, fiero, con la spada punta al suolo. Osserva, mentre i suoi angeli cacciano qualche intruso, non gradito. Michele alza lo sguardo, e due luci - forti ed abbaglianti - si avvicinano, scendendo dal cielo. Ora le distinguo: sono, in ordine, Maria Santissima e l’arcangelo Gabriele, messaggero di Dio. Nel frattempo, si sta celebrando la santa messa: con un pugno di gente ignara, che non si accorgono di nulla. A pochi centimetri dal suolo - o almeno così mi sembra - il primo a prendere la parola è Gabriele, rivolgendosi alla sempre vergine Maria:
Ave, stella del cielo, ave donna senza macchia e senza peccato, ave o regina degli angeli. Io, Gabriele, ti saluto e ti porto il messaggio di Dio, Padre onnipotente. O madre del Re dei re, che per volere di Dio è cresciuto nel tuo grembo, è nato in povertà e umiltà - riconosciuto dalla gente e temuto dai potenti -: Dio Padre, ti chiede di obbedire a lui, ancora una volta. E ancora una volta, donargli il tuo sì: pieno di amore e di fede. Santa Madre di Dio, davanti a te l’uomo è un nulla. Ma tu - da madre premurosa e di dolcezza infinita - ascolti ogni gemito, ogni lamento dei tuoi figli, ed ogni loro richiesta. Questi figli, questi uomini e donne: che sulla terra, sembrano avere dimenticato chi sei tu - o Maria - cosa sia il regno di Dio e chi sia Dio: l’onnipotente Dio, e suo Figlio, Gesù. Uomini e donne, riempiono le loro case di cibo, di addobbi, regali e tesori. E non riempiono il loro cuore, di amore per Dio e per quel bambino che nasce: l’Emmanuele. Che già il suo nome, Gesù, dovrebbe piegare le ginocchia e far meditare in silenziosa preghiera. Fuggono il vivere il Natale da cattolici: perché ormai, di cattolici ce n’è sempre meno. Sopratutto di veri cattolici. Eccoci, Maria, in questa terra: luogo ove tu sei apparsa - e ancora apparirai - a chi ti cerca, a chi ti prega e prega Dio. Queste terre hanno visto tanta sofferenza e dolore, queste terre sono ancora in mano al potere dell’uomo: che in balia del suo ottuso credo, non riconosce questa terra come terra di tua apparizione, bloccando così la crescita spirituale di un'intera città e regione. Santa Madre: Dio ti chiede - nonostante la disobbedienza dell’uomo al suo volere - di continuare ad apparire e a scendere su questa terra, in protezione di queste zone, di questa città e regione: così debole e in mano al demonio. Ti porto questo messaggio, Maria: questa terra vivrà di nuove conversioni, di una rinnovata fede. Questa terra di Scascoli ti vedrà sua regina, e di grazie sarà piena. Ma solo se tu, Maria, vorrai: perché Dio conosce il tuo sacrificio, ad apparire in questo posto - non riconosciuto dalla Chiesa e di facile preda del demonio -: solo se tu vorrai, o dolce Madre di Dio.
Maria, dopo avere ascoltato in silenzio, guardandosi attorno - con sguardo un po’ triste e desolato - risponde a Gabriele:
Messaggero di Dio, tu che mi hai portato l’annuncio della mia maternità: salve a te, Gabriele! Ho ascoltato le tue parole, e ho ascoltato ciò che Dio mi chiede. E non posso che rispondere: sia fatta la sua volontà, su di me! Umile e povera, mi ha trovata: ero ricca solo della mia fede in lui. E questa fede, questo mio amore per Dio e il suo regno, mi ha fatto concepire - per opera del Santo Spirito di Dio - suo Figlio, Gesù. Mai onore, mai gratificazione, mai madre ha provato l’amore che io ho provato per questo bambino! Purtroppo, con un futuro assai doloroso, davanti a lui. Come ho detto allora, non posso che dire: Eccomi, mio Signore, mio Dio! E si compia, in me, la tua volontà.
Nel guardare intorno, vedo gli angeli inginocchiarsi - compresi Michele e Gabriele. Il silenzio scende, e sembra scendere sul mondo intero, davanti all’umile e obbediente risposta di Maria.
Se posso permettermi, mio Dio - e mi rivolgo a te, fedele Gabriele -: come potrò, io, Maria, riportare la fede in questi posti, così aridi, così avari di fede e di amore per Dio? Come farò a fare trionfare l’amore per Dio: e non per l’orgoglio, per il denaro, per il potere? Come farò?
Gabriele:
Dolce vergine Maria, Madre delle madri: tu, con il tuo sì, lo hai già fatto. E se l’uomo non sentirà la tua presenza, vorrà dire che quest'uomo sarà per sempre perduto, e su di lui trionferà l’orgoglio e satana. Ma se ti sentirà, Maria: l’uomo sarà salvo.
Dio, spera e si augura che - chi scrive - venga presto riconosciuto. E aiutato nel suo difficile compito e nella sua difficile vita: di dolore e fatica. Ma se questo non accadrà, il suo giudizio sarà duro e la sua mano pesante: su quest'uomo, sulla sua terra e su tutta la terra. Preghiamo, Maria, che Dio abbia pietà di lui!
Detto questo, si sono alzati in cielo, insieme a Michele - che, con la sua spada, ha tracciato un cerchio luminoso, intorno alla zona. Spariti loro dalla mia vista, si sono alzati - uno ad uno - gli angeli della milizia. E il silenzio è tornato a regnare.
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