venerdì 16 gennaio 2015

Messaggio di Maria da Scascoli del 06/01/2015

Eccomi a voi, figli miei, da questa Terra da me tanto amata, ma ancora tanto contestata da chi non crede e non ha mai creduto alla mia presenza in questo luogo. L’uomo scettico, che crede di sapere, crede di aver ragione e vuole aver ragione su tutto e su tutti: l’uomo che ha impedito che questo posto divenisse - com’era mio desiderio e desiderio di Dio Padre - un luogo santo, un tempio di preghiera: dove ogni pellegrino, ogni passante, ogni uomo e donna in cerca di Dio e di grazie, potesse trovare il giusto ristoro e le risposte o le grazie alle sue tribolazioni. L’uomo che ancora impone le sue leggi, l’uomo che non ascolta lo Spirito Santo che continuamente il buon Dio, nella sua misericordia, fa scendere su di lui. L’uomo che non segue più le leggi di Dio, ma che convinto di fare la cosa giusta segue il suo io. Questo è l’uomo, e tristemente vi dico che molti fra voi, uomini e donne, sono come quest’uomo. Ormai da tempo vi giungono i miei messaggi, da varie parti del mondo, da luoghi ove io sono apparsa e ancora appaio: da persone che ascoltano la mia voce, che mi vedono, mi sentono. Molti messaggi sono stati per voi di richiamo, un richiamo a ritornare a Dio e alle sue leggi, un richiamo per redimervi: per ritornare al Padre che ancora con pazienza vi attende, attende voi tutti come il figliol prodigo per poter gioire dicendo: ecco mio figlio, il mio figlio amato e ritornato a me. Ma molti di questi messaggi sono caduti nel vuoto. Molti di questi messaggi sono stati derisi, sono rimasti inascoltati, e anche chi li ha letti spesso non ha messo in pratica ciò che gli veniva chiesto. Ed ora, ora figli miei, il mondo tutto, il popolo tutto, sta pagando il prezzo di questo non ascoltare, sta pagando il prezzo di quell’ateismo che molti, troppi sostengono. Non credete più in Dio o affermate di non averci mai creduto, vi sentite padroni del mondo e della vostra vita: credete di potere tutto, ma quando qualcosa vi viene a mancare, allora: allora vi ricordate di quel Dio che sostenete non esistere, e lo insultate dando a lui la colpa di tutto. Ma io vi dico figli miei, la colpa non è di Dio, la colpa e solo vostra. Dio vi ha dato tutto ciò di cui avete bisogno per vivere: vi ha dato l’intelligenza, la ragione, vi ha messo sulla terra tutto ciò che vi serve per il vostro sostentamento. E attraverso le risorse di questa terra tutti, e dico tutti, potreste vivere serenamente. Ma voi non vi siete accontentati, e insieme all’utile avete cercato e continuate a cercare il superfluo. E non importa se per avere ciò che per voi è superfluo dovete toglierlo a chi non ha nemmeno il necessario: per voi il superfluo è divenuto il necessario, l’indispensabile. E intanto popoli interi muoiono ancora di fame, di stenti e di malattie, perché chi ha la fortuna di avere di più invece di donarlo lo tiene a sé. Non è questo che Dio vi ha insegnato e non sono queste le regole e i comandamenti che Dio ha donato. Non è così che vive il cristiano e non è così che dovrebbe vivere l’uomo. In questo giorno di festa, giorno in cui mio figlio e nostro Signore, Gesù, si presenta al mondo tutto, vi chiedo ancora una volta: spogliatevi dell'inutile, e condividete il vostro pane con chi non ha un pane, e la vostra veste con chi è nudo e ha freddo. Ricordatevi figli miei di quanto Dio ha fatto per voi, ricordatevi che Dio ha permesso che suo Figlio venisse sacrificato per voi, per voi tutti: per la vostra vita, per la vostra libertà e la redenzione dai vostri peccati. Non scordatevi mai dell’amore che Dio nutre per voi. Perché l’amore di Dio è amore vero, è amore che non tradisce, che non chiede nulla in cambio, se non di essere amato. E’ amore che mai vi abbandona e mai vi abbandonerà, e fino alla fine sarà con voi, se voi lo saprete accogliere. Vi benedico tutti, e sia il benvenuto chiunque giungerà al mio cospetto in questo luogo.

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