venerdì 28 novembre 2014

messaggio di Maria del 23/11/2014

Salve a te, che ti rechi al mio cospetto e ascolti la mia parola. E benvenuti a tutti coloro che calpestano questo santo luogo. In verità, sono ben pochi - purtroppo - i pellegrini che ancora giungono a me, in questo luogo santo. E questo accade e continuerà ad accadere, fino a quando coloro che sono a capo della Chiesa continueranno ad ascoltare loro stessi e le loro ragioni: soffocando la voce dello Spirito Santo, e alimentando invece la voce della loro presunzione, che gli fa credere di avere capito tutto e di essere sulla giusta strada. Che tristezza - e che dolore! - vedere tanta ottusità e tanta chiusura. E vederla proprio in coloro che dovrebbero guidare i fedeli. Ma di questo ne parleremo in altro momento. Ora voglio che ascoltiate ciò che ho da dirvi. Uomo, dimmi: quanto, ancora, ti trascinerai verso il nulla? Quanto ancora continuerai, a distruggere te stesso e il creato che Dio, Padre onnipotente, ti ha donato? Quanto ancora farai soffrire il tuo fratello e la tua sorella, per il tuo tornaconto? Dimmi, uomo: quanto, ancora, pensi di continuare così? Io ti dico, figlio mio: Convertiti, ritorna a Padre! Perché così non può più essere. Non è più cosa accettabile questo tuo vivere disordinatamente: calpestando il più debole; voltando le spalle al povero, all’oppresso; perseguitando popoli interi; uccidendo, sfruttando, maltrattando i più deboli. No, figlio mio: così non puoi più andare avanti! Così non ti è più concesso di andare avanti! Troppa sofferenza, troppo odio, troppe guerre, troppa mancanza di Dio. Dio non è più nel vostro cuore: sostituito dal vile interesse, dalla voglia di potere, di denaro. Ma dimmi, ditemi: quando la vostra vita terrena giungerà al termine, cosa direte davanti a Dio? Cosa porterete al cospetto di colui che vi ha creato, e che vi chiederà conto di ciò che avete fatto - o non fatto - nella vostra misera vita? Non vi servirà l’oro, non vi serviranno i denari. Quando sarete al cospetto di Dio, vi verrà chiesto cosa avrete fatto per il povero, per l’indifeso, per il debole. E voi, ditemi: cosa risponderete? Figli di Dio - perché è questo che voi siete, figli di Dio - ritornate a lodare Dio. Ritornate al Padre, che da tanto, troppo tempo, aspetta il vostro ritorno. Redimetevi, e chiedete perdono per i vostri peccati: perché Dio tutto perdona, se sarete davvero pentiti. Ma se non vi pentirete, allora non ci sarà perdono per voi. Tornate a pregare, tornate a credere: fate sì che il vostro cuore e la vostra bocca torni a parlare di Dio. Ma fatelo in fretta, prima che sia tardi.

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